Piano Jazz/Improvvisazione – Roberto Soggetti
CORSO DI PIANO JAZZ
Il corso è diviso in tre livelli, ciascuno dei quali corrisponde all’incirca ad un anno di studio. A seconda della disponibilità di tempo e dell’attitudine individuale questa durata può variare, così che il materiale trattato possa essere compreso e assimilato.
1° livello: intervalli, scale maggiori, ciclo delle quinte – le sigle: notazione standard – accordi dalla triade alla tredicesima e accordi sus – principali collegamenti tonali (V-I, II-V-I ecc.) – principi ritmici del jazz – studio di composizioni del repertorio standard – cenni sull’improvvisazione.
2° livello: sostituzioni – accordi alterati – voicings – drop 2 e 2:4 – anticipi, accenti, spostamenti ritmici, poliritmia – patterns e scale per l’improvvisazione – improvvisazione su standards e studio di trascrizioni.
3° livello: sovrapposizioni di accordi – block chords – trascrizione e analisi di assoli dei principali pianisti jazz (Bill Evans, Herbie Hancock, Keith Jarrett, Mc Coy Tyner, Chick Corea) – tonalità e modalità – standards e originals – libera improvvisazione.
Materiale didattico sussidiario:
Mark Levine – “The jazz piano book” – Sher Music Co.
John Mehegan – “Jazz Improvisation” vol. 1, 2, 3, 4 – Amsco Music Pub. Co.
Scott D. Reeves – “Creative jazz improvisation” – Prentice Hall
Hal Crook – “How to improvise” – Advance Music
H. Hancock – “Classic jazz compositions and piano solos” – Advance Music
Bill Evans – “Bill Evans plays”, “Bill Evans” 3 & 4 – Tro
Chick Corea – “Piano improvisations”
“Now he sings now he sobs”- Advance Music
Jamey Aebersold – vari volumi dalla serie di “Play along” CDs
IMPROVVISAZIONE PER TUTTI GLI STRUMENTI
Il corso è individuale e si rivolge a tutti gli strumentisti.
L’obiettivo minimo è di portare l’allievo a ricoprire con disinvoltura il ruolo di solista, mettendolo in grado di imbastire soli “corretti” dal punto di vista ritmico, armonico e contestuale (nel rispetto del genere).
Oggetto dello studio sono dunque il ritmo e la pronuncia nei vari generi musicali, l’armonia e la logica della costruzione.
L’obiettivo di lungo termine è invece quello di approfondire lo studio dell’improvvisazione come massima disciplina creativa, in modo da portare l’allievo a scoprire e valorizzare la propria personale vena di improvvisatore.